Modern Style in Italy - Architecture - Lombardia -  Milan - Galleria Vittorio Emanuele

Giuseppe Mengoni (Fontanelice, 23 novembre 1829 – Milano, 30 dicembre 1877)

è stato un architetto e ingegnere italiano.

Giuseppe Mengoni dopo aver frequentato il ginnasio di Imola, si trasferisce nel 1847 con la famiglia a Bologna in una casa in via San Vitale 36 e si iscrive alla facoltà universitaria di Fisica Matematica.

Nel 1848 interrompe gli studi e parte volontario per la guerra contro gli austriaci arruolandosi del battaglione dei Cacciatori dell'Alto Reno e combatte tra Vicenza e Venezia. Negli anni 1849 e 1850 è allievo nell'atelier dello scenografo Francesco Cocchi insegnante dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e vince il Premio Curlandese di pittura con un quadro rappresentante le rovine di un'antica cattedrale.

Il 21 luglio 1851 si laurea in Ingegneria all'Università di Bologna a pieni voti con una tesi di ottica e inizia a lavorare come assistente dell'ingegnere Louis Protche, progettista di ferrovie, al cantiere della ferrovia Porrettana. Nello stesso tempo frequenta l'Accademia di Belle Arti a Bologna.

Nel 1859 partecipa assieme a 176 concorrenti ad un concorso, bandito dal Comune di Milano, per la sistemazione della piazza del Duomo e e della realizzazione della Galleria a Milano, ma le vicende politiche ritardano l'assegnazione del premio fino al 1863. Nel 1862 Mengoni viaggia spesso all'estero per cercare di promuovere la costituzione di una Società che si assuma la gestione finanziaria dell'impresa della Galleria. I lavori hanno inizio nel marzo 1865 e si protrarranno per dodici anni. Lo stesso re Vittorio Emanuele II, presenzia la posa della prima pietra della Galleria.

Nel 1860 è eletto membro del primo consiglio comunale di Fontanelice.

Ma i progetti di Mengoni non sono solo per Milano: progetta infatti molti altri lavori tra i quali il Municipio di Castel Bolognese, il Palazzo Municipale di Malalbergo (distrutto poi dai bombardamenti nel 1945); a Bologna il palazzo della Cassa di Risparmio di via Farini (1868/71), il Palazzo Poggi-Cavazza e la sistemazione di Porta Saragozza. È incaricato dell'allestimento degli addobbi in occasione della visita di Vittorio Emanuele II a Bologna. Realizza studi per il progetto della stazione ferroviaria di Bologna, poi la realizzazione verrà affidata al Ratti. Del 1861 è il progetto del teatro di Magione, nell'Umbria, tra Perugia e il Lago Trasimeno. Nel 1869 inizia il progetto del Mercato Centrale e del Mercato di Sant'Ambrogio a Firenze e si occupa di un piano regolatore per Roma. Pensa anche ad una variante ferroviaria per collegare Imola a Firenze.

Il 10 gennaio 1872 sposa a Milano Carlotta Bossi de' Capitani figlia del costruttore del viadotto ferroviario di Desenzano, prende casa in uno degli appartamenti del lato nord di piazza Duomo, di fianco all'ingresso della Galleria.

Giuseppe Mengoni morì tragicamente a Milano il 30 dicembre 1877 precipitando dall'impalcatura più alta dell'arco della sua Galleria Vittorio Emanuele II poco prima dell’inaugurazione. Per evitare che ciò creasse superstizioni relative alla galleria, venne inventato il rito scaramantico di girare tre volte su se stessi mettendo un tacco nei testicoli di un toro disegnato sul pavimento proprio in quella posizione.

( Tratto da Wikipedia )