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Fenoglio, Pietro
(Torino 1865 – Corio 1927),

ingegnere e architetto italiano, celebre interprete dello stile Liberty. Compì la sua formazione presso la Regia Scuola di applicazioni per gli ingegneri di Torino; quindi esordì con alcuni edifici che si ispiravano chiaramente al neogotico imperante. Dopo l’Esposizione Universale di Torino del 1902, di cui Fenoglio fu uno degli organizzatori, il suo stile progettuale mutò, orientandosi all’Art Nouveau: ne sono esempio i palazzi e le ville torinesi di quegli anni, nei quali i principi e i motivi decorativi concepiti oltralpe da Hector Guimard, Henri Van de Velde e Victor Horta appaiono rielaborati in una versione originale, tipica del Liberty italiano. Meritano di essere citate casa Fenoglio (1903), casa Rossi Galateli (1904) e casa Besozzi (1905).

Nel 1902 Fenoglio fu eletto consigliere comunale a Torino, e di lì a poco cominciò a occuparsi del nuovo piano regolatore per la città, completato nel 1908. Membro della Società torinese per le abitazioni popolari, realizzò anche alcuni complessi edilizi destinati ai ceti operai e diversi stabilimenti industriali.

Fenoglio fu fra i fondatori della rivista “L’architettura italiana moderna”, alla quale collaborò con numerosi articoli.

Opere:

Casa Le Fleur a Torino

Villino Raby a Torino

Palazzina Rossi via Passalacqua 14 a Torino

"Fenoglio, Pietro," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2008
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