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Gaetano Previati  ( Ferrara 1852 – Lavagna  Ge 1920 )

 

Un articolo di Boccioni dedicato a Previati (pubblicato il 26 marzo 1916) :“Quando finirà questa infame noncuranza, questa vergognosa incoscienza artistica e nazionale verso il più grande artista che l' Italia ha avuto da Tiepolo ad oggi?... L'opera di Gaetano Previati è di una vastità e di un valore che sconcertano... Previati è il solo grande artista italiano, di questi tempi, che abbia concepita l'arte come una rappresentazione in cui la realtà visiva serve soltanto come punto di partenza. Egli è il solo artista italiano che abbia intuito da più di trent' anni che l'arte fuggiva il verismo per innalzarsi allo stile. Gaetano Previati è stato il precursore in Italia della rivoluzione idealista che oggi sbaraglia il verismo e lo studio documentato del vero. Egli ha intuito che lo stile comincia quando sulla visione si costruisce la concezione, ma mentre la sua visione si è rinnovata nella modernità, la concezione è rimasta, come ossatura, al vecchio materiale elaborato del Rinascimento italiano...”

Al giudizio positivo di Boccioni si aggiungono le parole di Giorgio de Chirico, che celebra Previati tra i maggiori protagonisti del simbolismo capace di anticipare, con le sue figure sospese in una dimensione fantastica, le atmosfere senza tempo della pittura metafisica.

   Previati affronta, in modo originale e anticonvenzionale, i soggetti già consacrati dalla tradizione classica e romantica di carattere storico, letterario, religioso ed esotico. Si interessa, con un numero ridotto di opere, anche al paesaggio, alla natura morta e ai ritratti, sviluppa temi nuovi di natura mistico-simbolica inserendosi nel filone del Simbolismo europeo e negli ultimi anni di attività dipinge anche opere legate al progresso moderno in sintonia col clima del Futurismo.
   Questo ampio quadro tematico indica la sua disponibilità a sperimentare tutta la gamma comunicativa nel desiderio, forse, di ottenere comprensione, riconoscimenti e successo da parte del pubblico e della critica.
   Spesso in età matura replica quadri precedenti usando la tecnica divisionista per attribuire ai vecchi soggetti nuovi significati di carattere simbolico.
  Predilige in genere il quadro di grande formato spesso nella dimensione del trittico (smembrati per scopi commerciali).

Previati fu forse il pittore   più sperimentale della nostra fine del  secolo. Il preraffaellismo inglese lo sensibilizzò a una tecnica misticheggiante e all'uso di linee ondulate; ma per effetto di un persistente fondo di <<luminismo>> lombardo egli trattò gli schemi preraffaelliti in modo più sciolto e sfumato che non  nei modelli originali.

 

Opere: Dipinti